Vediamo la differenza tra Iperemia attiva e passiva. Prima di tutto ricordiamoci che con il termine iperemia si intende un maggior apporto di sangue al tessuto. I tessuti del nostro organismo in molte condizioni, sia fisiologiche che patologiche, hanno la necessità di ricevere un maggior apporto ematico (cioè un apporto di sangue). La funzione dell’aumento del flusso sanguigno è duplice: da un lato garantire al tessuto perfuso un maggior apporto di nutrienti e di ossigeno e dall’altro garantire una più rapida eliminazione di prodotti di scarto come per esempio il biossido di carbonio.
Differenza tra iperemia attiva e reattiva
L’iperemia attiva e reattiva presentano diverse caratteristiche e una diversa origine. L‘iperemia attiva è un processo che permette a un tessuto in forte attività di ricevere un maggior apporto ematico, quindi un tessuto che inizia un’attività, come per esempio un muscolo durante la corsa, avrà necessità di più ossigeno e nutrienti che verranno garantiti da un maggior apporto ematico. L’iperemia reattiva invece è quella condizioni di vasodilatazione (e quindi di maggior flusso ematico) che si verifica dopo un periodo di occlusione vasale, il quale può essere conseguente per esempio a una compressione del vaso.
Funzione dell’iperemia attiva e reattiva
L’iperemia reattiva e attiva hanno la funzione di garantire un maggior apporto di nutrienti e una più rapida eliminazione delle sostanze di scarto. Quindi qualsiasi sia la causa che ha determinato l’iperemia lo scopo ultimo sarà sempre lo stesso.