Nell’articolo generale sui ribosomi abbiamo visto che questi organuli citoplasmatici sono dei piccoli corpiccioli di forma grossolanamente ellissoide di circa 15-30 nm formati da rRNA (uno dei vari tipi di RNA) e proteine che si associano a formare 2 subunità: una subunità maggiore e una subunità minore, in quanto presentano delle dimensioni differenti.
Le due sub-unità sono giustapposte l’una all’altra formato una struttura unica che opera nel processo della traduzione dell’mRNA in proteine.
Struttura dei ribosomi
Per quanto riguarda la struttura dei ribosomi, dopo studi sui ribosomi procarioti, sono stati proposti alcuni modelli molto simili. Nei ribosomi possiamo notare 2 subunità: la subunità minore risulta adagiata con la sua faccia incava sulla porzione appiattita della subunità maggiore.
Subunità maggiore
Secondo i modelli la subunità maggiore si può descrive come una specie di corona provvista di 3 protuberanze: quella che si trova al centro è la più grossa e viene chiamata naso, mentre una delle due protuberanze laterali essendo molto lunga viene chiamata stelo.
La subunità maggiore, oltre alle protuberanze centrali e periferiche, presenta un canale attraverso il quale passa la catena proteica che si sta formando con la conseguente protezione dall’eventuale attacco enzimatico da parte di proteasi della cellula.
▸Protuberanza centrale
▸Protuberanze laterali
▸Canale
Subunità minore
Secondo i vari modelli la subunità minore è costituita da una testa di aspetto globulare unita a un corpo tramite una specie di collo ristretto.
Al lato del corpo si trova una sporgenza che prende il nome di piattaforma e che crea una sorta di fessura (cleft) dove è molto probabile che avvenga l’interazione codone-anticodone nel corso della sintesi proteica.
▸Testa
▸Corpo
▸Collo
▸Piattaforma
▸Fessura