Quadrato di Punnet.

A cosa serve il quadrato di Punnet? Vediamo una spiegazione degli esempi e come si fa il quadrato di Punnet. Il quadrato di Punnet è praticamente una matrice che venne inventata da R. Punnet, molto utile quando si fanno i vari incroci genetici come: negli incroci di monoibri per un carattere, nei diibridi per due caratteri e nei triibridi per tre caratteri. Per fare il quadrato di Punnet si disegna un quadrato dove si distribuiscono tutte le possibili combinazioni (genotipiche e fenotipiche). Prima di utilizzare il quadrato di Punnet sarebbe molto utile conoscere la regola dei fenotipi e dei genotipi.

Quadrato di Punnet in monoibridi con un carattere

Negli incroci di monoibridi, cioè gli incroci in cui si prende in considerazione un solo carattere (come per esempio il colore del seme) la costruzione del quadrato di Punnet è molto facile; in pratica si disegna un quadrato con 4 celle e si dispongono le varianti alleliche e una volta fatto questo si creano le varie combinazioni possibili.
Nelle due figure si prende in considerazione un solo carattere, cioè il colore del seme, il quale può essere a sua volta giallo o verde; il colore giallo si comporta da dominante e viene rappresentato con una “A” mentre il colore verde si comporta da recessivo e viene rappresentato con una “b“.
Nella prima figura abbiamo un incrocio di monoibridi omozigoti; idominanti sono rappresentati come “AA”, mentre i recessivi sono rappresentati come “bb”. I primi sono omozigoti dominanti per il carattere del colore giallo del seme, mentre i secondi sono omozigoti per il carattere recessivo del colore verde del seme. Nella seconda figura abbiamo un incrocio di monoibridi eterozigoti per un carattere dominante e uno recessivo rappresentati entrambi come “Ab“.

 Quadrato di Punnet. Monoibridi

Nella prima foto, l’incrocio della generazione parentale AA x bb darà origine a una prima generazione filiale tutta con lo stesso genotipo “Ab“. Dato che in questa condizione tutti i genotipi sono in eterozigosi ed è presente l’allele dominante “A” del colore giallo del seme, l’allele “b” essendo recessivo non riuscirà a manifestare il fenotipo e tutti i semi avranno il fenotipo giallo.
Nella seconda foto, l’incrocio della generazione parentale Ab x Ab darà origine a una generazione filiale con genotipi diversi. Come si può notare dalla figura, in questo secondo incrocio compare un genotipo “bb” che essendo in omozigosi per un carattere recessivo riuscirà a manifestare il fenotipo verde.

Classi genotipiche omozigoti
Tutti “AA”
Classi genotipiche eterozigoti
1/4 AA, 1/2 Ab e 1/4 bb

Classi fenotipiche omozigoti
Tutti gialli e lisci
Classi fenotipiche eterozigoti
3/4 gialli e 1/4 verde

Come possiamo vedere dal quadrato di Punnet: nell’incrocio di monoibridi omozigoti abbiamo tutti i genotipi e i fenotipi identici (tutti “AA” e tutti gialli) mentre nell’incrocio di monoibridi eterozigoti abbiamo 3 classi genotipiche diverse e 2 classi fenotipiche

Quadrato di Punnet in diibriri con due caratteri

Negli incroci di diibridi, cioè gli incroci in cui si prendono in considerazione due caratteri (come per esempio il colore e la superficie del seme) la costruzione del quadrato di Punnet diventa un po’ più complessa; in pratica si disegna un quadrato con 16 celle e si rappresentano le varianti allelica e una volta fatto questo si creano le varie combinazioni possibili.

Nelle due figure si prendono in considerazione due caratteri, cioè il colore del seme (giallo o verde) e la superficie del seme (liscia o rugosa). Come nell’esempio dei monoibridi abbiamo dei caratteri dominanti e dei caratteri recessivi; per quanto riguarda il colore del seme, il colore giallo si comporta da dominante e viene rappresentato con una “Y” mentre il colore verde si comporta da recessivo e viene rappresentato con una “y“, mentre per quanto riguarda la superficie del seme, la superficie liscia si comporta da dominante e viene rappresentata con una “S” mentre la superficie rugosa si comporta da recessiva e viene rappresentata con una “s“.
Nella prima figura abbiamo un incrocio di monoibridi omozigoti; idominanti sono rappresentati come “AA”, mentre i recessivi sono rappresentati come “bb”. I primi sono omozigoti dominanti per il carattere del colore giallo del seme, mentre i secondi sono omozigoti per il carattere recessivo del colore verde del seme. Nella seconda figura abbiamo un incrocio di monoibridi eterozigoti per un carattere dominante e uno recessivo rappresentati entrambi come “Ab“.

Incroci di diibridi correttoNella prima figura abbiamo un incrocio di diibridi omozigoti; idominanti sono rappresentati come “SS YY”, mentre i recessivi sono rappresentati come “ss yy”. I primi sono omozigoti dominanti per il carattere del colore giallo  “YY” e della superficie liscia “SS” del seme, mentre i secondi sono omozigoti per il carattere recessivo del colore verde  “ss”  e della superficie rugosa “yy” del seme. Nella seconda figura abbiamo un incrocio di diibridi eterozigoti per un carattere dominante e uno recessivo rappresentati entrambi come “Ss Yy“.

Classi genotipiche omozigoti
Tutti “Ss Yy”
Classi genotipiche eterozigoti
1/16 SS YY, 2/16 Ss YY, 2/16 SS Yy, 4/16 Ss Yy, 1/16 SS yy, 2/16 Ss Yy, 1/16 ss YY, 2/16 ssYy, 1/16 ss yy

Classi fenotipiche omozigoti
Tutti gialli e lisci
Classi fenotipiche eterozigoti
9 lisci e gialli, 3 lisci e verdi, 3 rugosi e gialli, 1 rugoso verde

Come possiamo vedere dal quadrato di Punnet: nell’incrocio di diibridi omozigoti, vale lo stesso concetto dei monoibridi omozigoti, infatti abbiamo tutti i genotipi e i fenotipi identici (tutti “Ss Yy” quindi tutti lisci e gialli) mentre nell’incrocio di monoibridi eterozigoti abbiamo 9 classi genotipiche diverse e 4 classi fenotipiche.

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Pubblicato da TD MEDICINA

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