Viscosità del sangue

La viscosità è una misura della resistenza al flusso. Il valore della viscosità del sangue è pari a 3,5-5,5 volte quella dell’acqua. La viscosità del sangue aumenta se aumenta il numero delle cellule presenti nel sangue e quando aumenta la concentrazione di grosse molecole nel plasma. Nel caso in cui si dovesse avere una aumento patologico della viscosità ematica, il risultato sarebbe una riduzione del flusso alle estremità e agli organi interni.

Viscosità del sangue

La viscosità  è una misura della resistenza al flusso di sangue. Diversamente dall’acqua e da altri fluidi Newtoniani, il sangue è una sospensione di cellule complessa contenente: nutrienti, ioni, gas, e altre molecole. Di conseguenza, il sangue si comporta come un fluido non newtoniano.

Da cosa dipende la viscosità del sangue.

La viscosità del sangue dipende da vari fattori: dall’ematocrito, dalla deformabilità dei globuli rossi e dalla viscosità plasmatica.

Importante
Tra i vari fattori che determinano la viscosità del sangue, l’ematocrito ha sicuramente il maggiore impatto sulla viscosità del sangue intero. L’aumento dell’ematocrito di una unità può causare un aumento fino al 4% della viscosità del sangue.

Quando l’ ematocrito sale a 60 o 70, condizione che si verifica spesso nelle condizioni di policitemia, la viscosità del sangue può aumentare di 10 volte rispetto a quella dell’acqua, e il suo flusso attraverso i vasi sanguigni è grandemente ritardato a causa della maggiore resistenza al flusso. Questa condizione non permetterà una corretta ossigenazione dei tessuti.

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Pubblicato da TD MEDICINA

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