Stato liquido

Quando ci troviamo nello stato  liquido,  le  particelle sono  praticamente  addossate  le  une  alle  altre, in quanto la loro energia  cinetica  non  è  in grado di vincere le forze di attrazione tra le molecole (forze intermolecolari) di conseguenza le   distanze tra le molecole sono molto ridotte . In un liquido le forze intermolecolari non sono tanto elevate da trattenere le molecole le quali saranno in continuo movimento reciproco, come quelle di un aeriforme,  ma, a differenza di quello che avviene in un gas,  scorrono le une sulle altre senza separarsi .  Per  questa  ragione i  liquidi  risultano  fondamentalmente  incomprimibili e  presentano  un  volume proprio, ma tendono ad adattarsi alla forma del recipiente dove sono contenuti.

1. Diffusione

Il moto caotico delle particelle del liquido, così come avviene nei gas, determina il fenomeno della diffusione. Logicamente un  liquido tenderà a diffondere più lentamente di un gas,  dato che il movimento delle sue molecole viene ostacolato dalla presenza delle molecole vicine.

Importante
Avendo in comune la proprietà di diffondere, liquidi e aeriformi vengono raggruppati sotto la denominazione di fluidi.

diffusione gas stato gassoso

Si capisce che la diffusione non è altro che un movimento spontaneo delle particelle di un fluido da una zona dove sono più concentrate a una zona a minor concentrazione. La diffusione consente di raggiungere una condizione di  equilibrio  dinamico  dove le  differenze  di  concentrazione  sono  state  annullate  e  tutto  lo  spazio  occupabile dal fluido è occupato in modo omogeneo ed uniforme.

2. Evaporazione e tensione di vapore

Come abbiamo detto le particelle del fluido si muovono a una determinata velocità. Queste velocità (o le energie cinetiche) delle molecole possono essere  descritte tramite una distribuzione di Maxwell. Ogni liquido presenta un valore  critico  di  Energia cinetica (influenzato sia dalla natura  chimica e  dall’entità delle  forze  intermolecolari),  oltre  il  quale  le  molecole  possiedono una energia tale da permettere alle stesse molecole di abbandonare la superficie del liquido e passare allo stato di vapore.

Diffusione liquidi

Questo processo coinvolge in linea generale solo le molecole sufficientemente energetiche localizzate sulla superficie del  liquido ed è detto evaporazione. Se aumentiamo la temperatura del liquido la curva di Maxwell (la maxwelliana) tenderà a spostarsi verso destra e di conseguenza un numero maggiore  di molecole acquisirà una energia cinetica sufficiente per passare allo stato di vapore. Più aumenta la temperatura più aumenterà il processo di evaporazione.

diffusioen liquidi 2

2.1 Evaporazione

Se  mettiamo  un  liquido  dentro   un  recipiente  chiuso  dove  abbiamo  precedentemente fatto  il  vuoto,  lo  spazio  non  occupato  dal  liquido  verrà  occupato  dal suo vapore. Col passare del tempo il processo  di  evaporazione  procede e  il  vapore  che  sovrasta  la  superficie  del  liquido  si  fa  sempre  più  concentrato  e  la  pressione  che possiamo misurare  all’interno del recipiente  aumenta  progressivamente.

Tensione di vapore 1

2.2 Evaporazione > Condensazione

All’aumentare  della  concentrazione  del  vapore  si  fanno  sempre  più  frequenti  gli  urti  tra  le  particelle  gassose  da  una  parte  e tra le particelle e le pareti del recipiente  dall’altra,  in  modo  tale  che  un  numero  sempre maggiore di molecole, trasferendo  quantità  di  moto  durante  gli  urti,  perde  energia  cinetica  e  ricade  sulla  superficie  del liquido. Il  processo  è  noto  come  condensazione.

tensione di vapore 2

La velocità di condensazione aumenta dunque con l’aumentare della concentrazione del vapore.

Velocità di condensazione

La velocità di evaporazione è invece costante e dipende essenzialmente dalla temperatura e dalle forze intermolecolari. Per evaporare le molecole devono superare una Energia di soglia E che permetta loro di vincere le forze intermolecolari

velocità di evaporazione

2.3 Evaporazione = Condensazione

Finché  la  velocità  di  evaporazione  rimane  più  elevata  di  quella  di  condensazione,  la  concentrazione del vapore aumenta e, con  essa,  la  pressione  misurata.  Si  arriva  tuttavia ad uno stato di equilibrio dinamico  in  cui  la  velocità  del  processo  di  evaporazione  eguaglia  la  velocità  del  processo  di  condensazione.  Poiché  in  tale  situazione possiamo ritenere che il numero  di  particelle  che  evaporano  sia  pari  al  numero  di  particelle  che  condensano,  il  vapore  non  è  in  grado  di  arricchirsi  ulteriormente e la pressione cessa dunque  di  aumentare.  Il  vapore viene per questo  detto  vapore  saturo e la pressione  esercitata  è  detta  tensione  di  vapor  saturo.

tensione di vapore 3

All’equilibrio avremo dunque

Velocità condensazione velocità di evaporazione uguali

Visto che la pressione risulta direttamente proporzionale alla concentrazione del vapore si può anche scrivere in questo modo:

Pressione concentrazione del vapore

Questa equazione, analoga all’equazione di Clausius-Clapeyron, ci mostra come la tensione di vapore saturo aumenti in modo esponenziale con l’aumentare della temperatura.

3. Ebollizione

Come abbiamo già visto la tensione di vapore aumenta con la temperatura, poiché maggiore è il numero  delle particelle che possiede un’energia cinetica superiore al valore critico. La  tensione  di  vapore  varia  da  liquido  a  liquido.  A  parità  di  temperatura  è  maggiore  per  i  liquidi  caratterizzati da deboli forze intermolecolari, per ciò detti  volatili; è minore per i liquidi caratterizzati  da intense forze intermolecolari che tengono particolarmente coese le particelle. Quando al crescere della temperatura la tensione di vapore eguaglia la pressione esterna (normalmente  la pressione atmosferica), allora il processo di evaporazione interessa tutta la massa del liquido ed il  passaggio di stato avviene in maniera tumultuosa, attraverso un processo detto di  ebollizione. in cui si  formano bolle di gas anche all’interno del liquido.

Ebollizione e pressione

 Si definisce  punto di ebollizione normale la temperatura alla quale la tensione di vapore assume il  valore di 760 mm di Hg (pressione normale). Per l’acqua, ad esempio, il punto di ebollizione normale è  di  100°C(si noti come nel grafico seguente le curve della tensione di vapore crescano  esponenzialmente al crescere della temperatura).tensione di vapore temperatura

Naturalmente  se  la  pressione  esterna  è  inferiore  a  760  mm,  come  avviene  ad  esempio  in  montagna,  l’acqua  raggiunge  il  punto  di  ebollizione  a  temperature  inferiori;  mentre  se  la  pressione  esterna  è  superiore, come in una pentola a pressione, l’acqua bolle a temperature superiori. Se  forniamo  calore  ad  un  liquido  esso  aumenta  la  sua  temperatura  fino  al  momento  in  cui  non  raggiunge  il  suo  punto  di  ebollizione.  Durante  il  passaggio  di  stato  la  temperatura  del  liquido  resta  invece  invariata  nonostante  l’apporto  di  calore.  Il  calore  fornito  non  viene  utilizzato  per  aumentare  l’energia cinetica delle particelle, ma si trasforma in un aumento di energia potenziale delle particelle  gassose.  Tale  calore,  assorbito  dal  sistema  senza  produrre un aumento di temperatura, è noto come  calore  latente. Esso viene naturalmente restituito all’ambiente durante il processo di condensazione.

graficco cambiamento stato

Tale  comportamento  è  caratteristico  di  ogni  passaggio  di  stato.  Si  noti  che  il  passaggio  dallo  stato  liquido a quello aeriforme è detto  vaporizzazione e può avvenire per  evaporazione, se la tensione di  vapore è inferiore a quella atmosferica, o per ebollizione.

User Avatar

Pubblicato da TD MEDICINA

CIAO! Se hai qualsiasi dubbio, consiglio o richiesta di un argomento lascia pure un commento, visita la pagina FACEBOOK o il canale YOUTUBE dove troverai tanti test e videolezioni.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *